Gentili elettrici, cari elettori della Vallesina, due sono gli aspetti che hanno caratterizzato la mia breve esperienza politica:
I fabrianesi mi hanno visto lottare in prima linea al loro fianco per scongiurare l’insediamento della discarica di Chigne; per contrapporsi alla istituzione di un inutile quanto impopolare ente Parco (nato quasi esclusivamente per la gestione politica del territorio); per raccogliere osservazioni e critiche in merito al rivoluzionamento dell’assetto viario di un quartiere o quando semplicemente era necessario costruire in una frazione un marciapiede per la salvaguardare l’incolumità dei pedoni, oppure quando bisognava scongiurare inasprimenti fiscali o quando andava ribadito il sacrosanto diritto alla potabilità dell’acqua. La scelta di candidarsi per qualsiasi carica istituzionale, comporta necessariamente l’obbligo di rappresentanza, ovvero l’impegno di inoltrare alla Istituzione in cui si viene eletti le istanze degli elettori. Sembra un concetto quasi ovvio, ma di fatto non è così. Ho avuto modo di sperimentare direttamente come taluni parlamentari o amministratori locali, che non solo non si sono battuti per le richieste legittime dei loro cittadini, ma al contrario, hanno trascurato, se non addirittura disatteso, tante sollecitazioni pervenute da coloro che si trovavano in condizioni di estremo disagio come i terremotati, i cassaintegrati delle Cartiere, gli allevatori e gli agricoltori, gli insegnanti e gli studenti, gli abitanti del centro storico, quelli delle frazioni, coloro che sono esposti ad inquinamento elettromagnetico e ad inquinamento da gas di scarico. Sempre è prevalso l’interesse e la convenienza di partito a dettare le regole del gioco, sempre le legittime istanze dei cittadini sono passate in second’ordine; i DS hanno amministrato con arroganza mostrando la loro vera essenza, vincolati al rispetto delle organizzazioni economiche a loro organiche e funzionali (come le Coop rosse, alle quali sono andate appalti per le pulizie a scapito dei lavoratori locali); questo metodo di amministrare ha messo non poco in imbarazzo gli alleati cattolici e moderati del loro schieramento, che nella mia città hanno dovuto perfino registrare la chiusura di una scuola privata a gestione religiosa. Per capire chi veramente sono, basta pensare alla prepotenza con cui sono state selezionate le "loro" candidature al Parlamento. Gentili elettrici, cari elettori, questa è la mia solenne promessa: mi batterò senza tregua per qualsiasi ragionevole richiesta popolare tesa al miglioramento della qualità della vita ed al ripristino ed il mantenimento della centralità e del ruolo della Vallesina. Io sono uno di voi, nato dove siete nati voi, che vive tra di voi; come voi crede nel proprio lavoro, soffre per le mille frustrazioni di un governo che non riesce a sentire come amico. Appoggiare me è appoggiare voi. Cordialmente, Pietro Camertoni
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